Secondo la Legge 5 febbraio 1992, n.91
In sintesi, la cittadinanza italiana si acquista:
- per iure sangiunis (se si nasce da cittadini italiani).
- per iure soli (se si nasce sul territorio italiano da genitori apolidi o ignoti).
- per adozione (se il minore straniero è adottato da cittadini italiani).
- per acquisto volontario (se si è discendenti da cittadini italiani per nascita sino al secondo grado)
- per matrimonio o unione civile.
- per nascita sul territorio italiano da genitori stranieri (dopo il 18° anno di età).
- per residenza se non si hanno condanne penali e si ha un redditto di sussitenza minimo stabilito dalla legge:
dopo 4 anni se cittadino europeo;
dopo 5 anni se apolide o rifugiato;
dopo 10 anni se cittadino straniero.
Infine tale legge prevede che il cittadino può avere persino più di una cittadinanza oltre a quella italiana, de facto separando il concetto di identità con quello di cittadinanza.
Viviamo in un mondo finito già da molti secoli, dove esistono diverse culture, popoli e nazioni che grazie a questa legge verranno messi in dubbio in un immediato futuro.
A nostro avviso, non può esistere una legge che metta in dubbio l'intera Costituzione, il concetto di "Democrazia" e l'esistenza dell'identità del popolo italiano.
Il nostro Stato non è multietnico nè multiculturale sia secondo la Costituzione che secondo la nostra cultura e storia.
Secondo tale legge e le successive modifiche POTENZIALEMENTE tutti i cittadini del mondo sono cittadini della Repubblica Italiana, e quindi non viene più rispettata la Costituzione:
- nell'articolo 1 ("il popolo italiano è sovrano...e non tutti i popoli che risiedono in Italia sono sovrani!);
- nell'articolo 3 (non vengono considerati CITTADINI chi si distingue per etnia, cultura e nazionalità non italiana);
- e viene ABROGATO l'articolo 10 (perchè col tempo non esisterà più lo "status" di straniero in Italia).
Prima del 1992, ovvero prima dell'ingresso dell'Italia nell'Unione Europea, veniva rispettata la Costituzione e la cittadinanza italiana.
Gli stranieri residenti nel territorio italiano vivevano tranquilli senza alcuna discriminazione, perchè privi di cittadinanza.
NON RICONOSCIAMO LE LEGGI SULLA CITTADINANZA PROMOSSE CON LA NASCITA DELLA UE, SONO ANTICOSTITUZIONALI E ANTIDEMOCRATICHE !
Proponiamo, accanto allo "IUS FAMILIAE", l'adozione di una legge sulla CONCITTADINANZA secondo il principio base di una vera integrazione .
Escludendo i "diritti politici e di rappresentanza" tutti i cittadini stranieri della Repubblica Italiana hanno pari diritti e doveri dei cittadini italiani.